La Grande guerra può insegnare la pace
Testo e regia di Giuseppe Di Bello, con Marco Continanza, Compagnia Anfiteatro
Durante l’inverno del 1914, al confine tra la Francia e il Belgio, inglesi e tedeschi erano
impantanati in una logorante guerra di posizione combattuta nella disumana condizione
delle trincee. Queste terribili condizioni accomunavano i due schieramenti e forse proprio la sensazione del male comune portò i soldati a scambiarsi qualche favore che rendesse la vita meno impossibile, ma nessuno poteva immaginare quello che sarebbe accaduto da lì a poco.
Era la Vigilia di Natale e per entrambi gli schieramenti, assieme agli ordini che dicevano che i combattimenti non avrebbero dovuto essere interrotti per nessun motivo, arrivarono pacchi dono che contenevano dolci, liquori, tabacco, alberelli natalizi e candele… e … una tregua… Una tregua? Una tregua che nei giorni successivi si diffuse a macchia d’olio!
Intervennero così gli alti comandi e la tregua fu interrotta, ma i soldati fecero un patto solenne: nel caso li avessero costretti a riprendere i combattimenti nessuno avrebbe mirato ad altezza uomo, ma reso inoffensive le munizioni… “sparando alle stelle in cielo”.