Garò, una storia armena

sabato 1 Aprile 2023
ore 18:45

Spettacolo teatrale con Stefano Panzeri
Testo e regia Giuseppe di Bello
Produzione Anfiteatro – Progetto Piattaforma di UnoTeatro

Lo spettacolo racconta la storia del giovane Garabed Surmelian, della sua famiglia e della vita a Shevan, un piccolo villaggio di montagna dove tutto scorre ancora con i tempi dettati dalla natura e da riti antichi. Attraverso le parole di un Meddah, un narratore della tradizione, apparirà un affresco appassionato, curioso e rispettoso, che alterna momenti intimi emozionanti e profondi ad altri più leggeri e divertenti, per raccontare la nascita, i riti di passaggio, i giochi e le feste, che porteranno gli spettatori ad entrare in contatto con alcuni dei “colori” di questa cultura straordinaria; ma pure con le ansie e le paure, perché sugli armeni di questo villaggio, come su quelli di tutti gli altri villaggi o città, incombe la folle minaccia di una giovane classe dirigente turca portatrice di un’ideologia nazionalista, che sfocerà nella pianificazione e nell’attuazione del più atroce e terribile dei crimini: il genocidio. E quando il racconto volge al termine in senso tragico e tutto sembra ormai perduto, il Meddah toccherà ancora una volta i cuori con un’ultima storia, che consentirà a tutti di tornare a sperare e a respirare.

L’Associazione Culturale Anfiteatro nasce nel 2014 dall’incontro tra l’autore teatrale, regista e musicista Giuseppe Di Bello, il produttore ed organizzatore teatrale Michele Ciarla e l’autrice ed attrice teatrale Naya Dedemailan. Esperienza e sensibilità artistica hanno reso Anfiteatro in breve tempo una realtà consolidata nel panorama artistico nazionale e internazionale in particolare nell’ambito del teatro ragazzi.

Stefano Panzeri, Lecco 1976
Attore e dottore di ricerca in Iberistica.
Si forma presso il Teatro Stabile del Veneto e nel 1998 debutta con il Teatro Carcano. Nel 2009 conclude la Met Film School di Londra, crea l’ensemble artistica italo-porto catalana JOGIJO e la compagnia PANEDENTITEATRO. Nel 2014 inizia a dedicarsi a “Terra Matta”, autobiografia di un bracciante siciliano, sulla quale costruisce una tetralogia di monologhi e OLTREOCEANO, progetto di raccolta e restituzione della memoria migrante italiana (Argentina, Uruguay, UK, Australia, USA e Svizzera). Nel 2019 debutta con “Nel Ventre”, per il Teatro dell’Argine, di cui è co-autore e regista. Nel 2020 porta in scena il monologo “Il paese delle facce gonfie” di Paolo Bignami per La Confraternita del Chianti e “Semi” di F. Marchegiano.

Ingresso alle attività con donazione facoltativa a favore della parrocchia di Rebbio (CO).

Parcheggio: Serra del Grumello con accesso da via Bignanico

Non è possibile prenotare per questo evento. Evento al completo.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie di terze parti. maggiori informazioni

Questo sito utilizza solo cookie di terze parti. Proseguendo nella navigazione su questo sito, chiudendo la fascetta informativa, facendo click in una qualsiasi parte della pagina o scorrendola per evidenziare ulteriore contenuto, si accetta la Cookie Policy e verranno impostati e raccolti i cookie. In caso di mancata accettazione dei cookie mediante abbandono della navigazione, eventuali cookie già registrati localmente nel Suo browser rimarranno ivi registrati ma non saranno più letti né utilizzati da noi fino ad una successiva ed eventuale accettazione della Policy.

Chiudi