Questa non è una panchina. Storie vagabonde nel Parco del Grumello

Cedro e Parco del Grumello

Teatralizzazione a cura di gruppo teatrale Aounithiè con cittadini con e senza dimora

Le storie vagabonde nel Parco del Grumello sono un percorso di incontro con i luoghi e la storia della città, intrecciati con le esperienze personali dei narratori e con uno sguardo aperto sul futuro.
“La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. La panchina è molto più di ciò che sembra. E’ l’ultimo simbolo di qualcosa che non si compra, di un modo gratuito di trascorrere il tempo e stare con gli altri. La panchina ci insegna il valore della lentezza ed è il posto ideale per osservare la città e chi la abita. Lo spettacolo vuole raccontare questi sguardi…”

Il gruppo Teatro Aounithiè (Anicè) – che ha all’attivo già diversi spettacoli – nasce da due progetti sostenuti dalla Rete per la Grave Marginalità di Como: S-coinvolgimenti Sociali e Vicini di strada, che prevedono attività ludiche, di animazione e di conoscenza per favorire l’incontro tra cittadini con dimora e senza dimora. Grazie alla collaborazione con Pia Mazza, Cristina Quadrio, Letizia Torelli e Veronica Bestetti – professioniste teatrali – è stato possibile co-costruire un laboratorio di espressione teatrale come opportunità creativa e di conoscenza, per avvicinare persone con storie, esperienze e culture differenti, superare barriere, pregiudizi e stereotipi. L’urgenza di un cambio di sguardo, di intrecciare visioni, di cura reciproca trova nel teatro e nella città, da attraversare con lentezza nei suoi luoghi e nella sua storia, occasione di tessere nuove trame, mappe di comunità che restituiscano la complessità dell’incontro e si aprano al futuro con rinnovati sguardi.