Paesaggi anfibi: costitutivamente danzanti

giovedì 29 Agosto 2024
ore 18:30

Serretta

INCONTRO Coabitazione scenica, un incontro multidisciplinare tra musica, filosofia, architettura del paesaggio e discipline orientali

Apre il festival una coabitazione ispirata al paesaggio liminale del Grumello: la narrazione tra filosofia e architettura del paesaggio s’intreccia con le note raffinate che indagano le mescole “ecotonali” e con la fluidità elegante del gesto olistico proprio delle discipline energetiche orientali.

 

Per partecipare all’evento prenotazione obbligatoria
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Paesaggi Anfibi”, una riflessione frutto del lavoro dell’Architetta Paesaggista e professoressa di Architettura del Paesaggio Annalisa Metta.

Il termine “anfibio” significa “dalla doppia vita” e si riferisce ad organismi che vivono sia in ambienti acquatici sia terrestri. In tal senso, anfibio è aggettivo pertinente per ogni paesaggio, che è sempre una condizione di transito e di negoziato tra agentività interagenti, umane e non umane, e che sempre si dà come situazione performativa. Gli spazi anfibi sono zone di transizione e movimento, caratterizzate da una natura instabile e dinamica.

A “coabitare” il palco sarà presente Irina Solinas insieme ai suoi strumenti: violoncello e viola da gamba accompagnata dai suoni della natura. Gli spettatori avranno il piacere di ascoltare degli estratti da  “Ecotonos”: MeditaMondo, fluide risonanze per viola da gamba; Intermezzo per Violoncello solo;     EcoSuite; melodie ecotonali per violoncello e ritmi della natura.

Ecotonos è il confine tra due dimore, un confine che unisce, non separa. È uno spazio dove il diverso si incontra, uno spazio sacro dove gli opposti si prendono il tempo per ascoltarsi. Ci vuole coraggio per esplorare un ecotono, terra di confine che insegna la pace.

Chiude la coabitazione creativa e sperimentale il maestro Roberto D’Agostino che con la sua performance di tàijìquànLa danza dell’acqua: energia che scorre” esplora attraverso l’elemento acquatico, simbolo del movimento infinito e dello scorrimento energetico, le assonanze tra ritmo musicale ed il ciclo unico dell’universo.

Annalisa Metta, laureata in architettura all’Università Roma Tre, è dottore di ricerca e professore associato in Architettura del Paesaggio presso la stessa università. Dal 2018 svolge attività di progettazione parallelamente alla didattica e alla ricerca. È membro di varie commissioni e associazioni scientifiche, e advisor in Landscape Architecture per l’American Academy in Rome. Ha co-fondato lo studio Osa architettura e paesaggio, vincendo numerosi premi e partecipando a progetti rilevanti come il nuovo parco di Poste Italiane a Roma. La sua ricerca si concentra su architettura del paesaggio, spazio pubblico e paesaggi effimeri, con pubblicazioni su riviste specializzate e numerosi libri, tra cui “Wild and the City” e “Coltiviamo il nostro giardino”.

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