Parco della villa del Grumello
Lettura del libro “I promessi sposi” con la partecipazione di 142 lettori diffusi all’interno del Parco del Grumello.
Gerardo Monizza ha riletto e “ridotto” I Promessi sposi di Alessandro Manzoni, secondo le regole dell’editoria moderna e i principi del lavoro redazionale: nessuna violenza al testo, rispetto dell’Autore, eliminazione delle parti (oggi) ritenute superflue o distraenti, ricerca della concisione, scorrevolezza dei capitoli (ma portati da 38 a 142!), per ottenere una maggiore leggibilità della vicenda e l’aumento della tensione narrativa. Tutto – nella riedizione – sembra (ancora) come prima anche se è molto differente. Un lavoro di ricucitura che dà a I Promessi sposi una “vita nuova”.
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I Promessi sposi, pubblicato in forma definitiva (1840–1842) da Alessandro Manzoni (1785–1873) è il più celebre romanzo italiano della prima metà dell’Ottocento. È ambientato nell’area Lecco, Monza, Milano e Bergamo negli anni dal 1628 al 1630. La drammatica vicenda che coinvolge Renzo e Lucia, poi felicemente conclusa, vede scorrere momenti di paura, pena, sofferenza, epidemia, soprusi… Ma è anche una storia di pazienza e capacità di sopportazione nonché di fiducia nella forza del genere umano di superare le sofferenze e le difficoltà della vita (con una fede forte) e una indistruttibile speranza nella Provvidenza.
I personaggi principali (Renzo, Lucia, Agnese, don Abbondio, padre Cristoforo, don Rodrigo, la Monaca di Monza, il Cardinal Federigo…) e quelli che appaiono solo in alcuni momenti della vicenda (Perpetua, Azzeccagarbugli, donna Prassede, don Ferrante…) stanno fissi nella memoria di tutti e rappresentano “caratteri” forti che escono dalla finzione letteraria per entrare – con determinazione – nella realtà.