Parterre della Villa
Performance di e con Bassam Abou Diab, accompagnato alle percussioni da Ali Hout
a seguire
INCONTRO Massimo Carosi, curatore e organizzatore culturale, incontra il danzatore libanese
Per partecipare allo spettacolo è necessario l’acquisto del biglietto omnicomprensivo della giornata.
Un corpo che danza ha la capacità di diventare un elemento ribelle contro un sistema politico radicale. “Eternal” si concentra sul corpo durante la Primavera Araba, un movimento politico che si oppone ai sistemi sociali e politici esistenti in Medio Oriente e Nord Africa. Durante le proteste, vengono generati gesti simbolici, movimenti di danza che hanno un’influenza potente e inconscia sugli individui presenti nella rivolta. Movimenti ritmici e sincronizzati creati contro l’autorità opposta. E se questi gesti fossero astratti dal loro contesto? Qual è la loro relazione con la musica, gli applausi e i canti rivoluzionari? Nella performance, Bassam discute della relazione che ha con il suo “Grande Fratello” e presenta sequenze di danza ribelli che ha creato per opporsi all’autorità di suo fratello.
Bassam Abou Diab è un artista di danza e performer specializzato in danza contemporanea e folclore. Laureato in teatro presso l’Università Libanese nel 2010, ha conseguito un master in “Actor Training” nel 2019. Ha danzato con la “Maqamat Dance Company” in quattro creazioni e partecipa annualmente al programma intensivo “Takween”, collaborando con coreografi internazionali. Nel 2012 ha ottenuto una borsa di studio da Dancing on the Edge per il programma estivo “HJS”. Ha recitato in numerosi spettacoli teatrali in Libano, lavorando con registi come Nidal al Ashkar, Jawad al Asadi e Ossama Halal.
In scena con Bassam Abou Diab, è un percussionista professionista dal 2008, che ha accumulato esperienze significative con numerosi gruppi musicali specializzati in musica araba, levantina e del vicino Oriente rinascimentale, come Ahl Al-Hawa, Asil Ensemble e Sharqi Ensemble. Oltre a comporre partiture e a esibirsi in modo innovativo con danza contemporanea, teatro e cinema, nel 2014 ha fondato insieme ad Abed Kobeissy il duo elettro-acustico libanese “Two or The Dragon”. Il suono distintivo del duo, composto da Buzuq e percussioni, unito al loro background nella musica araba tradizionale, trasforma la quotidianità sonora, visiva e pseudo-politica di Beirut in un paesaggio sonoro iperrealistico.
Massimo Carosi è una figura di spicco nel panorama della danza contemporanea, celebre per la sua straordinaria capacità di fondere arte e spazi urbani in un connubio unico. Con i suoi progetti, come “Danza Urbana – Festival Internazionale di Danza nei Paesaggi Urbani”, “Street-life” e “CQD – Ciudades Que Danzan”, Carosi trasforma la città in un palcoscenico a cielo aperto, dove l’arte e l’urbano si intrecciano in un dialogo continuo. Egli non solo sfida e ridefinisce le convenzioni tradizionali di fruizione artistica, ma invita anche lo spettatore a esplorare e riscoprire il legame con la propria interiorità e l’ambiente di cui si è parte. Particolarmente attivo anche nell’ambito della divulgazione, Carosi tiene lezioni e incontri sull’arte negli spazi pubblici per gli studenti della Carleton University di Ottawa e per le scuole in collaborazione con il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena. Dal 2013 promuove e coordina h(abita)t – Rete di spazi per la danza, un progetto che offre residenze e ospitalità a compagnie di danza nel territorio bolognese, contribuendo a creare un ecosistema favorevole allo sviluppo della danza contemporanea in Italia.
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